Smart working: Lavorare in un contesto che sta cambiando
"Le email hanno iniziato ad accavallarsi e tra le ore allo schermo, il senso di isolamento, i bambini e la DAD ero davvero arrivata allo stremo. Utilizzare gli strumenti che ho imparato e reimpostare alcuni rapporti personali e professionali mi ha davvero salvata."
"Non mi rispondono, non mi aggiornano e durante le call (quando si presentano), hanno fretta di finire. Ho davvero bisogno di un modo per ristabilire l’alleanza che avevamo costruito negli anni."
"Dopo i primi mesi, mi sono sentito meno motivato e sempre più stanco... Avevo proprio la sensazione di fare fatica a fare anche le cose più semplici e la mia produttività è davvero crollata. Non avrei mai immaginato che se ne potesse uscire così naturalmente, che si potesse ritrovare equilibrio nel lavoro e nei rapporti così rapidamente"
Il lavoro al tempo del COVID
Questo periodo di crisi porta con sé delle forti spinte di cambiamento negli ambiti professionali. Per rispondere alle necessità di sicurezza dei lavoratori, molte realtà hanno creato o potenziato i propri canali di smart working così da poter proseguire con le attività.
Lavorare in tale contesto può aumentare lo stress, la conflittualità e il malessere dei lavoratori impegnati a bilanciare l’ambiente domestico con le esigenze lavorative.
Anche coloro che lo ritengono un cambiamento in positivo, potrebbero sentire l’esigenza di sostenere le proprie capacità di adattamento.
I nostri interventi in breve
Lavorare in un contesto che cambia può richiedere interventi di tipo diverso.
A volte i cambiamenti sono prevedibili, o previsti. In questi casi è possibile strutturare percorsi che consentano di giungere al cambiamento vero e proprio avendo attivato tutte le risorse necessarie per vivere il cambiamento da protagonisti.
Altre volte, come si è visto dall’inizio di questa pandemia, il cambiamento coglie impreparati o i suoi effetti sono riconoscibili solo a processo avviato. Grazie alle metodiche che insegnamo è possibile attenuare eventuali reazioni emotive negative che possono bloccare o rallentare il processo di adattamento. Se necessario, si può ricorrere metodiche utili a raggiungere una maggior resilienza, flessibilità cognitiva e una capacità di concentrazione.